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Storia dell'Arte

Pittura - Opere

35.
Due maestri di esoterismo
XV secolo
tempera su cotone preparato, 73 x 62 cm
I due personaggi principali rappresentati in questo dipinto sono identificabili grazie alle iscrizioni poste ai loro lati (tibetano Vajra Gayadhara e Bla-chen 'Brog-mi Shakya-ye-shes). A sinistra è ritratto lo studioso indiano Gayadhara; il suo abbigliamento, i suoi gesti e il suo attributo (un libro) corrispondono a quelli dello stesso maestro in un dipinto pubblicato da Marylin Rhie e Robert Thurman (Wisdom and Compassion. The Sacred Art of Tibet, New York 1991, pp. 206-207, tav. 64). A destra è raffigurato lo studioso eccentrico tibetano Drokmì Sciàkya Yescé (992-1064 circa) qualificato come 'Grande Guru' dall'iscrizione, discepolo di Gayadhara e traduttore del tantra dedicato alla divinità tutelare Hevajra, qui collocata fra i due maestri e anche sul registro inferiore a sinistra.
Il dipinto è realizzato nello stile newar caratteristico dei monasteri Sakyapa del Tibet sud-occidentale, che solevano commissionare dipinti e statue a maestranze della valle del Nepal, ove Drokmì trascorse una anno prima di procedere in India. Tornato in Tibet dopo tredici anni d'assenza, Drokmì invitò Gayadhara al suo monastero. Lo studioso indiano accettò, e la collaborazione dei due eruditi durò diversi anni e risultò nella traduzione di importanti testi esoterici, primo fra tutti il celebre Hevajra-tantra. Drokmì ricevette da Gayadhara anche gli insegnamenti della tradizione detta della 'Via' e del 'Frutto' relativi alla divinità tutelare Sàmvara (vedi cat. nn. 21-24). Questi cicli dottrinali sono stati successivamente trasmessi dai maestri laici e religiosi del monastero di Sàkya fino ai giorni nostri.

 

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La pagina è stata aggiornata nell'agosto 2001

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