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Storia dell'Arte

Pittura - Opere

34.
Àtisa
XIX secolo
tempera su cotone preparato, 86 x 66cm
Nell'XI secolo i re del Tibet occidentale decisero di invitare alla loro corte Àtisa, celebre professore universitario indiano, per ristabilire il Buddhismo, talora scaduto al livello di ciarlataneria, su solide basi dottrinali e monastiche. Dopo un soggiorno nella valle del Nepal, Àtisa giunse nel Tibet occidentale nel 1042, ormai sessantenne, e rimase nel Paese delle Nevi fino alla morte, avvenuta nel Tibet centrale nel 1054. Pur essendo un esperto di Buddhismo esoterico, Àtisa svolse un ruolo importante nel ricondurre la pratica buddhista dei tibetani agli insegnamenti e alla disciplina monastica tradizionali ed è qui raffigurato nell'atto di insegnare la dottrina con a fianco un cesto contenente testi sacri.
La maggior parte degli episodi della vita di Àtisa illustrati in questo dipinto sono anteriori al suo viaggio in Nepal e Tibet: descrivono il suo viaggio e soggiorno a Sumatra, dove l'intrepido studioso si recò - dopo avere studiato e insegnato nei più importanti monasteri buddhisti dell'India - intorno al 1012 per ottenere gli insegnamenti del celebre dotto indonesiano Dharmakirti, noto anche con il soprannome di Suvarnadvipa ('quello si Sumatra', tibetano gSer-gling-pa). Il viaggio, avvenuto su una grossa nave di mercanti, durò quattordici mesi e fu funestato da terribili tempeste, qui illustrate nella sezione inferiore del dipinto, dove è anche raffigurato il saluto di ventuno fanciulle ai viaggiatori. Àtisa rimase a Sumatra, allora terra buddhista e induista, per ben dodici anni.
Gli episodi illustrati nella sezione superiore del dipinto raffigurano, in senso orario cominciando da sinistra, l'incontro di Àtisa con sei dotti locali, il suo omaggio a Dharmakirti, Àtisa nell'atto di offrire un vaso prezioso a Dharmakirti per ottenerne gli insegnamenti e l'incontro dei diciassette dotti che accompagnavano Àtisa con Dharmakirti alla testa di cinquecento monaci, sotto una pioggia di fiori lanciati da divinità celesti. Sul lato destro del dipinto Àtisa è raffigurato nell'atto di ascoltare gli insegnamenti di Dharmakirti nel suo monastero a Sumatra e, successivamente a capo scoperto, mentre riceve un importante riconoscimento da un maestro anziano. Le didascalie degli episodi illustrati sul lato opposto descrivono la distruzione di un tempio induista e quella del palazzo di un malvagio re del Tibet occidentale (tibetano Zhang-zhung Gur-nag rgyal-po).

 

© Il Quadro Srl

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La pagina è stata aggiornata nell'agosto 2001

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