Storia
dell'Arte
Pittura
- Opere
12.
Bhaisciagiaguru
XIX secolo
tempera su cotone preparato, 49 x 32 cm
Tre degli ultimi capitoli di un fondamentale testo buddhista redatto probabilmente nel II secolo d.C., Il loto della vera dottrina, illustrano le importanti attività di tre grandi bodhisattva: Bhaisciagiaràgia, Gadgadàsvara e Avalokitésvara. Col tempo il secondo di loro cadde nell'oblio, il terzo divenne il più importante di tutti i badhisattva, mentre il primo assurse addirittura al rango di Buddha, con il nome di Bhaisciagiaguru ('Maestro dei medicamenti'). Si tratta di una particolare manifestazione di Sakyamuni, rappresentato in quanto detentore della tradizione medica ayurvedica, che si diffuse dall'India in Asia Centrale e in particolare in Tibet, in quanto considerata parte integrante della cultura buddhista. Il loto della vera dottrina fu il primo testo ad essere raffigurato dagli artisti buddhisti e le più antiche immagini di Bhaisciagiaguru identificate in Asia Centrale risalgono alla fine del VI secolo, precedendo così l'introduzione del Buddhismo in Tibet. Il Buddha in quanto maestro dei medicamenti è posto a capo di un gruppo convenzionale d'otto Buddha della medicina ed è regolarmente rappresentato di colore blu scuro, nell'atto di offrire una pianta medicinale, il mirabolano (Terminalia chebula).
In questo dipinto un frutto di Terminalia chebula è posato sulla ciotola di Bhaisciagiaguru. Intorno alla figura principale sono raffigurati gli altri sette Buddha della medicina, mentre in basso al centro è ritratto il committente.
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