Māndala

4.

Māndala di Ciakrasāmvara

XVIII secolo

tempera su cotone preparato,

119 x 56 cm

L’impianto iconografico di questo māndala č analogo a quello del dipinto precedente. Qui perō Vajradhara, il Buddha primordiale raffigurato al centro della sezione superiore del dipinto, č ritratto senza consorte, attorniato da gruppi di dotti in abiti monacali e di adepti laici che indossano la fascia rossa utilizzata dagli yogin per mantenere gli arti a lungo nella medesima posizione.

Ai lati della sezione inferiore del dipinto sono raffigurati due Mahakala, appellativo designante diversi protettori della dottrina buddhista di origine sivaita: a sinistra Pāngiara Mahakala, dio dei cimiteri e distruttore delle gabbie corporee in cui l’ignoranza ci tiene prigionieri, noto nella tradizione tibetana come ‘protettore della tenda’ dacché il sanscrito panjara (‘gabbia’) venne reso col tibetano gur (‘tenda’); e a destra Brahmanarupa Mahakala, vale a dire Mahakala nella sua manifestazione di brahmano. Ambedue queste divinitā rivestono un'importanza fondamentale nella tradizione Sakyapa (vedi cat. nn. 35 e 36): Pāngiara Mahakala č il protettore per eccellenza dell'ordine religioso del monastero di Sākya; e Brahmanarupadhara č la forma in cui Mahakala si manifestō in una visione a Phakpa, grande abate di Sākya, per trasmettergli alcuni insegnamenti segreti e aiutarlo cosė a rispondere convincentemente alle domande dell’imperatore Qubilai Khan nel corso di una lunga ed estenuante discussione sullo Hevajra-tantra, uno dei tantra pių importanti nella tradizione Sakyapa.

In basso al centro č rappresentata una coppa ricavata da un cranio umano, contenente l'offerta dei cinque sensi, simboleggiati dai loro rispettivi organi: cuore, orecchie, naso, occhi e lingua.

Š Il Quadro Srl

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La pagina č stata aggiornata nel maggio 2001

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