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Màndala

3.

Màndala di Ciakrasàmvara

XVIII secolo tempera su cotone preparato,

56 x 45 cm

Il màndala qui illustrato è analogo al predente, dal quale si differenzia per qualche piccola variante. Le figure degli yogin sono qui collocate intorno al palazzo e i petali policromi del loto che sorreggono il tutto sono meglio evidenziati. La sottile cinta di vajra (vedi cat. nn. 8 e 33) è di colore nero ed è disposta fra i petali e le fiamme, mentre i cimiteri sono collocati nella fascia esterna del màndala.

Inoltre il dipinto è realizzato in stile tibetano: le divinità esoteriche incaricate di proteggere il màndala sono disposte nelle sezioni superiore e inferiore del dipinto, ma in minor numero, dimensioni maggiori e al di fuori di registri rigidi. Da sinistra a destra sono riconoscibili, in alto: Vajravarahi - qui di colore bianco -, consorte di Ciakrasàmvara, la divinità tutelare Kàlaciakra, il Buddha supremo Vajradhara (Vajrasattva Buddha) unito alla sua consorte mistica (Vajradhatvìsvari) - con ai lati due maestri di yoga esoterico che gli porgono offerte in coppe ricavate da crani umani -, Herukavajra - una manifestazione trionfale della divinità tutelare Hevajra - e la dea Simhavaktrà, con una testa leonina bianca su un corpo umano blu; e, in basso: la dea Kurukullà, con arco e frecce di fiori, il protettore della dottrina Àciala che danza unito alla sua consorte sui nemici della dottrina, la manifestazione trionfale di una dàkini (Vajravarahi o forse Vajrdhatvìsvari) che danza su un bufalo, il protettore della dottrina Hayagriva - con una testa di cavallo verde in mezzo alla capigliatura irta e fiammeggiante - e infine un aspetto della dea Ekamatri Srìdevi (vedi cat. n. 28, Gerd-Wolfgang Essen e Tsering Tashi Thingo, Die Gotter des Himalaya - Tafelband, München 1989, pp. 222-223, fig. I-137).

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La pagina è stata aggiornata nel maggio 2001

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